Discussione:
aiutatemi per favore
(troppo vecchio per rispondere)
l'edicolante
2005-06-14 11:20:45 UTC
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ho un'edicola in un paese di poco + di 1000 abitanti in zona
turistica.l'anno scorso dopo 6 anni senza aver mai chiesto nemmeno un
giorno al d.l. chiedo di poter chiudere una settimana, come fanno
regolarmente i paesi vicini.
risposta:NO, bisogna garantire la vendita. e per gli altri paesi
allora?il d.l. mi dice che non è vero che gli altri chiudono.(COME SE
NON LO SAPESSE!!!!)
questo a settembre 2004. oggi giugno 2005, chiude l'unica edicola di
una paese a me vicino per 15 gg e in contemporanea un'altra per 10 gg,
sempre di un paese vicino. alchè chiamo il d.l...niente da fare tra
urla varie mi dice che lo farà notare agli editori, perchè a suo dire
sono stati loro a non darmi il permesso (quelli dei quotidiani perchè
gli illustrati per quella settimana sono stati sospesi).
ora vi chiedo, va bene che la mia edicola è + grande e sicuram ha un
giro superiore alle 2 citate prima (una ha solo giornali lotto e
tabacchi in un paese di 400 persone) e l'altra è bar e giornali e
tabacchi,...in un paese di circa 600 persone, ma io non posso chiudere?
oltre ai giornali ho giochi e cartoleria, perchè consederarmi solo
edicola? e poi ho bisogno di chiudere una settimana, con un
certificato medico cambierebbe qualcosa?c'è qualche norma dalla mia
parte?ditemi qualcosa perchè oggi chiamerò nuovamente il d.l.perchè la
legge dovrebbe essere uguale per tutti.grazie
Daniele
2005-06-14 13:56:23 UTC
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Post by l'edicolante
ho un'edicola in un paese di poco + di 1000 abitanti in zona
turistica.l'anno scorso dopo 6 anni senza aver mai chiesto nemmeno un
giorno al d.l. chiedo di poter chiudere una settimana, come fanno
regolarmente i paesi vicini.
risposta:NO, bisogna garantire la vendita. e per gli altri paesi
allora?il d.l. mi dice che non è vero che gli altri chiudono.(COME SE
NON LO SAPESSE!!!!)
(cut)

Quello che interessa sapere è se nel tuo comune ci sono o no altre edicole.
Se ci sono, allora non dovrebbero esserci problemi ad organizzare dei turni.
Se non ci sono, allora la sospensione dell'attività di vendita non può
essere consentita, a meno che la vendita non sia affidata - per i soli
quotidiani, visto il breve periodo - ad altro esercizio. (vedi l'accordo
nazionale, articolo 3).

Sicuramente il nostro settore è agli antipodi rispetto a quello del lavoro
dipendente, basta leggere il testo di questo articolo della Costituzione
http://www.omega3.it/legislazione/Costituzione_Italiana/Art_36.htm

Ciao
bandierarossa
2005-06-15 21:20:22 UTC
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Post by Daniele
Post by l'edicolante
ho un'edicola in un paese di poco + di 1000 abitanti in zona
turistica.l'anno scorso dopo 6 anni senza aver mai chiesto nemmeno un
giorno al d.l. chiedo di poter chiudere una settimana, come fanno
regolarmente i paesi vicini.
risposta:NO, bisogna garantire la vendita. e per gli altri paesi
allora?il d.l. mi dice che non è vero che gli altri chiudono.(COME SE
NON LO SAPESSE!!!!)
(cut)
Quello che interessa sapere è se nel tuo comune ci sono o no altre edicole.
Se ci sono, allora non dovrebbero esserci problemi ad organizzare dei turni.
Se non ci sono, allora la sospensione dell'attività di vendita non può
essere consentita, a meno che la vendita non sia affidata - per i soli
quotidiani, visto il breve periodo - ad altro esercizio. (vedi
l'accordo
Post by Daniele
nazionale, articolo 3).
Sicuramente il nostro settore è agli antipodi rispetto a quello del lavoro
dipendente, basta leggere il testo di questo articolo della Costituzione
http://www.omega3.it/legislazione/Costituzione_Italiana/Art_36.htm
Ciao
sembrerebbe che in Italia se chiude l'unica farmacia del paese possa
mettere il cartello della farmacia aperta del paese più vicino, l'edicola
no, se è l'unica deve restare aperta, vuoi mettere ? se a un moribondo
manca la bombola d'ossigeno può sempre andare alla farmacia del paese a
fianco ma, cazzo se gli manca GENTE come fa? muore senza informazione?
impossibile e allora niente ferie all'unico edicolante, al farmacista si,
vuoi mettere l'importanza di una copia di GENTE rispetto alla grande
cazzata di una bombola d'ossigeno.COME CATEGORIA FACCIAMO RIDERE!
ho l'impressione che qualcosa non quadra, domando : ma non è che nei vari
accordi nazionali che sono seguiti in questo ventennio la nostra
categoria è stata completamente asservita agli editori.
e poi chi cazzo,scusa, è questo distributore che ti dice che non puoi
chiudere, ma perchè non manda la moglie a vendere i giornali sulla
spiaggia se ci tiene tanto.
al tuo posto io chiuderei e se qualcuno ti dice qualcosa DENUNCIA PER
RIDUZIONE ALLO STATO DI SCHIAVITU'.
Daniele
2005-06-16 06:10:46 UTC
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Post by bandierarossa
sembrerebbe che in Italia se chiude l'unica farmacia del paese possa
mettere il cartello della farmacia aperta del paese più vicino, l'edicola
no, se è l'unica deve restare aperta, vuoi mettere ? se a un moribondo
manca la bombola d'ossigeno può sempre andare alla farmacia del paese a
fianco ma, cazzo se gli manca GENTE come fa? muore senza informazione?
impossibile e allora niente ferie all'unico edicolante, al farmacista si,
vuoi mettere l'importanza di una copia di GENTE rispetto alla grande
cazzata di una bombola d'ossigeno.COME CATEGORIA FACCIAMO RIDERE!
Il paragone tra edicola e farmacia è stato più volte invocato - anche sulle
pagine del nostro giornale di categoria - ma, a mio parere, non è molto
calzante.
Anzitutto, c'è da augurarsi che il numero delle persone che si rivolgono,
quotidianamente, all'edicola sia sensibilmente superiore di quello che si
rivolge alla farmacia.
Inoltre, non si può negare che la "specializzazione" del farmacista non sia
nemmeno paragonabile a quella dell'edicolante: una cosa è consigliare un
medicinale, ben altra è consigliare una rivista.
Tu stesso hai scritto che un medicinale è ben più necessario di una rivista.
Giusto, ma è proprio da questa maggiore "necessità" che discende la
"sicurezza" che comunque il medicinale sarà acquistato, anche se l'unica
farmacia aperta fosse in capo al mondo. Per cui, ai fini delle vendita di
medicinali, il numero e la collocazione delle farmacie aperte è ininfluente.
Diverso il discorso per le pubblicazioni: per queste non si può negare che
la necessità sia sensibilmente più "debole", quindi, la cosiddetta
"accessibilità" gioca un ruolo importante ed il potenziale acquirente ben
difficilmente si sobbarca trasferte extrapaesane per comprare un giornale,
figuriamoci per una rivista.
Ciao
il giornalaio
2005-06-16 10:03:59 UTC
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forse il paragone non è fra la farmacia e l'edicola e nemmeno fra
l'imprenditore farmacista e l'editore, ma fra il farmacista e l'edicolante,
fra la persona del farmacista la persona dell'edicolante. l'imprenditore
farmacista ha i suoi dipendenti che paga regolarmente. il farmacista
dipendente è remunerato per il lavoro e l'orario che svolge, ha la sua
giornata di riposo, può esercitare la sua religione deve avere le sue ferie
tutto previsto anche dalla costituzione. inoltre non esiste la figura del
trasportatore nel contratto delle farmacie, tanto benedetto dai sindacati di
categoria. l'editore ha ................tanti polli da spennare, guardiani
come i trasportatori possono essere chiamati anche distributori, ma sempre
trasportatori restano. l'edicolante ha il suo gabbiotto, non ha ferie
pagate non ha diritto di professare la propria religione, non ha ferie,
comunque deve pagare le consegne non avvenute ed ha rappresentanti talmente
a contatto con gli editori e trasportatori che parlano come loro.
Post by Daniele
Post by bandierarossa
sembrerebbe che in Italia se chiude l'unica farmacia del paese possa
mettere il cartello della farmacia aperta del paese più vicino, l'edicola
no, se è l'unica deve restare aperta, vuoi mettere ? se a un moribondo
manca la bombola d'ossigeno può sempre andare alla farmacia del paese a
fianco ma, cazzo se gli manca GENTE come fa? muore senza informazione?
impossibile e allora niente ferie all'unico edicolante, al farmacista si,
vuoi mettere l'importanza di una copia di GENTE rispetto alla grande
cazzata di una bombola d'ossigeno.COME CATEGORIA FACCIAMO RIDERE!
Il paragone tra edicola e farmacia è stato più volte invocato - anche
sulle pagine del nostro giornale di categoria - ma, a mio parere, non è
molto calzante.
Anzitutto, c'è da augurarsi che il numero delle persone che si rivolgono,
quotidianamente, all'edicola sia sensibilmente superiore di quello che si
rivolge alla farmacia.
Inoltre, non si può negare che la "specializzazione" del farmacista non
sia nemmeno paragonabile a quella dell'edicolante: una cosa è consigliare
un medicinale, ben altra è consigliare una rivista.
Tu stesso hai scritto che un medicinale è ben più necessario di una
rivista. Giusto, ma è proprio da questa maggiore "necessità" che discende
la "sicurezza" che comunque il medicinale sarà acquistato, anche se
l'unica farmacia aperta fosse in capo al mondo. Per cui, ai fini delle
vendita di medicinali, il numero e la collocazione delle farmacie aperte è
ininfluente.
Diverso il discorso per le pubblicazioni: per queste non si può negare che
la necessità sia sensibilmente più "debole", quindi, la cosiddetta
"accessibilità" gioca un ruolo importante ed il potenziale acquirente ben
difficilmente si sobbarca trasferte extrapaesane per comprare un giornale,
figuriamoci per una rivista.
Ciao
nice
2005-06-16 14:10:41 UTC
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E non è tutto, si comportano come loro anche è principalmente con i propri
ISCRITTI e COMBATTONO i propri DISCEPOLI i QUALI, ottenendo RISULTATI sul
piano PURAMENTE SINDACALE, vengono EVITATI come GLI APPESTATI perchè NON
seguono la LORO LINEA SINDACALE cioè LECCARE, LECCARE, LECCARE,LECCARE,
LECCARE, LECCARE, LECCARE, LECCARE, LECCARE, LECCARE, LECCARE,
LECCARE.....................................................................
............................................................................
............................................................................
............................................................................
............................................................................
..........................................................................
IL CULO DEL PADRONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Post by il giornalaio
forse il paragone non è fra la farmacia e l'edicola e nemmeno fra
l'imprenditore farmacista e l'editore, ma fra il farmacista e
l'edicolante,
Post by il giornalaio
fra la persona del farmacista la persona dell'edicolante. l'imprenditore
farmacista ha i suoi dipendenti che paga regolarmente. il farmacista
dipendente è remunerato per il lavoro e l'orario che svolge, ha la sua
giornata di riposo, può esercitare la sua religione deve avere le sue ferie
tutto previsto anche dalla costituzione. inoltre non esiste la figura del
trasportatore nel contratto delle farmacie, tanto benedetto dai sindacati di
categoria. l'editore ha ................tanti polli da spennare, guardiani
come i trasportatori possono essere chiamati anche distributori, ma sempre
trasportatori restano. l'edicolante ha il suo gabbiotto, non ha ferie
pagate non ha diritto di professare la propria religione, non ha ferie,
comunque deve pagare le consegne non avvenute ed ha rappresentanti talmente
a contatto con gli editori e trasportatori che parlano come loro.
Post by Daniele
Post by bandierarossa
sembrerebbe che in Italia se chiude l'unica farmacia del paese possa
mettere il cartello della farmacia aperta del paese più vicino, l'edicola
no, se è l'unica deve restare aperta, vuoi mettere ? se a un moribondo
manca la bombola d'ossigeno può sempre andare alla farmacia del paese a
fianco ma, cazzo se gli manca GENTE come fa? muore senza informazione?
impossibile e allora niente ferie all'unico edicolante, al farmacista si,
vuoi mettere l'importanza di una copia di GENTE rispetto alla grande
cazzata di una bombola d'ossigeno.COME CATEGORIA FACCIAMO RIDERE!
Il paragone tra edicola e farmacia è stato più volte invocato - anche
sulle pagine del nostro giornale di categoria - ma, a mio parere, non è
molto calzante.
Anzitutto, c'è da augurarsi che il numero delle persone che si rivolgono,
quotidianamente, all'edicola sia sensibilmente superiore di quello che si
rivolge alla farmacia.
Inoltre, non si può negare che la "specializzazione" del farmacista non
sia nemmeno paragonabile a quella dell'edicolante: una cosa è consigliare
un medicinale, ben altra è consigliare una rivista.
Tu stesso hai scritto che un medicinale è ben più necessario di una
rivista. Giusto, ma è proprio da questa maggiore "necessità" che discende
la "sicurezza" che comunque il medicinale sarà acquistato, anche se
l'unica farmacia aperta fosse in capo al mondo. Per cui, ai fini delle
vendita di medicinali, il numero e la collocazione delle farmacie aperte è
ininfluente.
Diverso il discorso per le pubblicazioni: per queste non si può negare che
la necessità sia sensibilmente più "debole", quindi, la cosiddetta
"accessibilità" gioca un ruolo importante ed il potenziale acquirente ben
difficilmente si sobbarca trasferte extrapaesane per comprare un giornale,
figuriamoci per una rivista.
Ciao
Josè Carioca
2005-06-18 13:34:45 UTC
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Ciao Grande collega....
..io sono molto sensibile a questi tipi di problema....
..credo ke le ferie siano sacrosante x TUTTI !!! Noi oltretutto
facciamo + ore di un orologio !!!
Non parliamo poi delle domenoche di apertura...anke Dio il settimo giorno
si riposò !!!!!!!!!!!
Io nn so dirti se ci sono leggi ke ci tutelino a riguardo,ma ti assicuro
una cosa....loro giocano sporco,e cosa ancor + grave sono dei maledetti
ipocriti !!!! Il mio consiglio passionale è quello di procurarti un bel
certificato medico,così da metterglielo in quel posto a TUTTI !!
Daltronde è quello ke da anni stiamo facendo a Ferrara x poter fare 21 gg
di ferie anzikè 17.
Presentare il certificato medico significherebbe abbassarsi ai loro
viscidi livelli...ma nn ci danno altra scelta !!!
OCCHIO X OCCHIO,DENTE X DENTE !!
Buone ferie a TUTTI...
Josè (FE)
Post by l'edicolante
ho un'edicola in un paese di poco + di 1000 abitanti in zona
turistica.l'anno scorso dopo 6 anni senza aver mai chiesto nemmeno un
giorno al d.l. chiedo di poter chiudere una settimana, come fanno
regolarmente i paesi vicini.
risposta:NO, bisogna garantire la vendita. e per gli altri paesi
allora?il d.l. mi dice che non è vero che gli altri chiudono.(COME SE
NON LO SAPESSE!!!!)
questo a settembre 2004. oggi giugno 2005, chiude l'unica edicola di
una paese a me vicino per 15 gg e in contemporanea un'altra per 10 gg,
sempre di un paese vicino. alchè chiamo il d.l...niente da fare tra
urla varie mi dice che lo farà notare agli editori, perchè a suo dire
sono stati loro a non darmi il permesso (quelli dei quotidiani perchè
gli illustrati per quella settimana sono stati sospesi).
ora vi chiedo, va bene che la mia edicola è + grande e sicuram ha un
giro superiore alle 2 citate prima (una ha solo giornali lotto e
tabacchi in un paese di 400 persone) e l'altra è bar e giornali e
tabacchi,...in un paese di circa 600 persone, ma io non posso chiudere?
oltre ai giornali ho giochi e cartoleria, perchè consederarmi solo
edicola? e poi ho bisogno di chiudere una settimana, con un
certificato medico cambierebbe qualcosa?c'è qualche norma dalla mia
parte?ditemi qualcosa perchè oggi chiamerò nuovamente il d.l.perchè la
legge dovrebbe essere uguale per tutti.grazie
--
Josè Carioca
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