Discussione:
estratto conto -riflessione-
(troppo vecchio per rispondere)
il giornalaio
2004-04-30 16:20:22 UTC
Permalink
leggendo azienda edicola "come determinare gli aggi" pag. 78. viene
confermato che non si possono contabilizzare le rimanenze di fine anno dei
prodotti editoriali. E' evidente che le leggi tributarie riconoscono la
proprietà dell'editore sulle rimanenze di fine anno ed non essendo queste
dell'edicolante non possono essere oggetto nella nostra denuncia dei
redditi.
si continua quindi su come registrare l'E.C. di fine anno. Questo verrà
rilevato per competenza, considerando nel vecchio esercizio le forniture
fino al 31.12 e nel nuovo anno gli "acquisti" residui.
il punto è che noi non "acquistiamo" le pubblicazioni, infatti le rimanenze
sono dell'editore. Però col sistema degli estratti conto, impiantato come
contabilità comune nel settore, noi oltre che pagare in anticipo le
forniture, paghiamo le tasse sulla merce che ci viene consegnata e che a
fine anno giace in edicola. il 23,11% sulla giacenza a fine anno questo è il
maggior reddito su cui ci viene imposto di pagare le tasse.
Mi domando se sto sbagliando e dove sbaglio.
Daniele
2004-05-01 07:14:07 UTC
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Post by il giornalaio
leggendo azienda edicola "come determinare gli aggi" pag. 78. viene
confermato che non si possono contabilizzare le rimanenze di fine anno dei
prodotti editoriali. E' evidente che le leggi tributarie riconoscono la
proprietà dell'editore sulle rimanenze di fine anno ed non essendo queste
dell'edicolante non possono essere oggetto nella nostra denuncia dei
redditi.
si continua quindi su come registrare l'E.C. di fine anno. Questo verrà
rilevato per competenza, considerando nel vecchio esercizio le forniture
fino al 31.12 e nel nuovo anno gli "acquisti" residui.
il punto è che noi non "acquistiamo" le pubblicazioni, infatti le rimanenze
sono dell'editore. Però col sistema degli estratti conto, impiantato come
contabilità comune nel settore, noi oltre che pagare in anticipo le
forniture, paghiamo le tasse sulla merce che ci viene consegnata e che a
fine anno giace in edicola. il 23,11% sulla giacenza a fine anno questo è il
maggior reddito su cui ci viene imposto di pagare le tasse.
Mi domando se sto sbagliando e dove sbaglio.
Premetto che non sono un commercialista tuttavia, a lume di logica, questa
risposta del commercialista non mi convince.

Infatti ricaricando del 23,11% l'ammontare degli estratti conto si registra
sul lato incassi (o corrispettivi) anche un guadagno "ipotetico". Infatti, è
*incontestabile* che l'ammontare degli estratti conto non rappresenta solo
il "costo del venduto" bensì comprende anche una (cospicua) parte di
pubblicazioni giacenti in edicola.

Quindi, che fare? Secondo me, la procedura corretta è questa:
- registrare sul lato "acquisti" l'ammontare degli estratti conto;
- registrare sul lato "ricavi" l'ammontare effettivo degli incassi;
- l'imponibile lordo è determinato dalla percentuale di aggio medio
(18,775%) sull'ammontare degli incassi;
- il "costo del venduto" è determinato dalla differenza tra l'ammnotare
degli incassi e l'imponibile lordo;
- la rimanenza è determinata dalla differenza tra l'ammontare degli estratti
conto ed il costo del venduto;

Questa procedura è confermata dalla risposta fornita dallo stesso
commercialista, a pagina 76, in cui afferma: "Sull'importo da lei indicato,
pari a ? 8.000,00 d'incasso mensile, l'aggio netto ammonta a ? 1.502,00 [di
qui la % applicata pari a 18,775 ndr]. Da questo importo deve detrarre le
spese (rateo affitto, telefono luce e spese generali) per ottenere il
reddito netto mensile che su base annua dovrà esere tassato."

Sempre a mio sommesso parere, la questione della "non contabilizzazione"
della rimanenza si riferisce al fatto che essa - seppur pagata - può essere
resa al distributore, alla fine del rapporto, o ceduta al subentrante e
quindi si tratta, come si dice in gergo, di una "partita di giro".

Sbaglio?

Ciao
il giornalaio
2004-05-02 10:28:35 UTC
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Daniele,
certamente il tuo modo di calcolare è più equo, ma non so se è possibile
applicarlo senza le "pezze giustificative".
nemmeno io sono commercialista, ma il fisco si basa su "documenti" e l'unico
a nostra disposizione è l'estratto conto del dl.
il problema nasce dal non rispetto del contratto estimatorio, è questo per
il fisco il nostro contratto. anche l'impossibilità di contabilizzare le
giacenze in edicola a fine anno, deriva da questa via di lettura.
per questo nonostante tutto penso che la metodologia di calcolo è quello del
commercialista, mentre il risultato reale del reddito è quello ricavato col
tuo sistema di calcolo. Il problema che potrebbe sorgere, ripeto non sono un
commercialista, è che per tentare di avere ragione bisognerebbe fare
opposizione alla multa, in caso di verifica.
una soluzione attuale, con questo tipo di contabilizzazione delle forniture,
potrebbe essere un documento rilasciato dal fornitore, a fine anno, che
rettifica gli estratti conto ed indichi la giacenza della merce in edicola
di proprietà dell'editore.
........
tutto questo perchè ci si ostina a difendere le firme messe sotto un
contratto a dir poco ...... " contorto ".
............
ciao. (Spero di sbagliare)
Post by il giornalaio
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leggendo azienda edicola "come determinare gli aggi" pag. 78. viene
confermato che non si possono contabilizzare le rimanenze di fine anno dei
prodotti editoriali. E' evidente che le leggi tributarie riconoscono la
proprietà dell'editore sulle rimanenze di fine anno ed non essendo queste
dell'edicolante non possono essere oggetto nella nostra denuncia dei
redditi.
si continua quindi su come registrare l'E.C. di fine anno. Questo verrà
rilevato per competenza, considerando nel vecchio esercizio le forniture
fino al 31.12 e nel nuovo anno gli "acquisti" residui.
il punto è che noi non "acquistiamo" le pubblicazioni, infatti le
rimanenze
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sono dell'editore. Però col sistema degli estratti conto, impiantato come
contabilità comune nel settore, noi oltre che pagare in anticipo le
forniture, paghiamo le tasse sulla merce che ci viene consegnata e che a
fine anno giace in edicola. il 23,11% sulla giacenza a fine anno questo
è
Post by il giornalaio
il
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maggior reddito su cui ci viene imposto di pagare le tasse.
Mi domando se sto sbagliando e dove sbaglio.
Premetto che non sono un commercialista tuttavia, a lume di logica, questa
risposta del commercialista non mi convince.
Infatti ricaricando del 23,11% l'ammontare degli estratti conto si registra
sul lato incassi (o corrispettivi) anche un guadagno "ipotetico". Infatti, è
*incontestabile* che l'ammontare degli estratti conto non rappresenta solo
il "costo del venduto" bensì comprende anche una (cospicua) parte di
pubblicazioni giacenti in edicola.
- registrare sul lato "acquisti" l'ammontare degli estratti conto;
- registrare sul lato "ricavi" l'ammontare effettivo degli incassi;
- l'imponibile lordo è determinato dalla percentuale di aggio medio
(18,775%) sull'ammontare degli incassi;
- il "costo del venduto" è determinato dalla differenza tra l'ammnotare
degli incassi e l'imponibile lordo;
- la rimanenza è determinata dalla differenza tra l'ammontare degli estratti
conto ed il costo del venduto;
Questa procedura è confermata dalla risposta fornita dallo stesso
commercialista, a pagina 76, in cui afferma: "Sull'importo da lei indicato,
pari a ? 8.000,00 d'incasso mensile, l'aggio netto ammonta a ? 1.502,00 [di
qui la % applicata pari a 18,775 ndr]. Da questo importo deve detrarre le
spese (rateo affitto, telefono luce e spese generali) per ottenere il
reddito netto mensile che su base annua dovrà esere tassato."
Sempre a mio sommesso parere, la questione della "non contabilizzazione"
della rimanenza si riferisce al fatto che essa - seppur pagata - può essere
resa al distributore, alla fine del rapporto, o ceduta al subentrante e
quindi si tratta, come si dice in gergo, di una "partita di giro".
Sbaglio?
Ciao
Daniele
2004-05-03 09:15:34 UTC
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Post by il giornalaio
una soluzione attuale, con questo tipo di contabilizzazione delle forniture,
potrebbe essere un documento rilasciato dal fornitore, a fine anno, che
rettifica gli estratti conto ed indichi la giacenza della merce in edicola
di proprietà dell'editore.
Ho anch'io questa convinzione.
Penso che - analogamente al documento che già viene rilasciato a fine anno
per i conti deposito - sia necessario che il d.l. emetta la lista analitica
delle pubblicazioni distribuite con pagamento alla consegna e non ancora
richiamate in resa alla data del 31 dicembre.
Tale lista analitica dovrebbe contenere in ordine cronologico: testata, data
distribuzione, quantità inviata, prezzo di cessione, importi parziali e
totale.

Ciao

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